«Captata attraverso lo spazio una tragedia di 22 secoli fa»: con questo titolo a caratteri cubitali a tutta pagina un rotocalco italiano, nell’ottobre del 1973, rilanciava con grande evidenza una storia caratterizzata da un insolito mix di elementi fantascientifici ed eruditi e che continua ad avere una incredibile fortuna a livello mondiale nella pubblicistica popolare nonché in innumerevoli siti sulla rete: un monaco benedettino, padre Pellegrino Ernetti (1925-1994), grazie a una macchina del tempo, affermava di aver assistito alla prima rappresentazione di una tragedia del poeta latino Quinto Ennio (239-169 a.C.), che si tenne a Roma nel 169 a.C., e di averne così ricostruito per intero il testo che, come quello della quasi totalità delle altre opere latine di quell’epoca, era andato perduto.
Il presente volume si propone di ricostruire la vicenda di Ernetti sulla base di una rigorosa ricerca documentaria e da una prospettiva molto particolare, del tutto diversa da quelle adottate finora: la prospettiva del filologo classico, e in particolare del filologo specializzato proprio in quel genere di testi quali le tragedie di Ennio.
In copertina: frontespizio della edizione di tutti i frammenti di Quinto Ennio a cura di Girolamo Colonna (Q. Ennii poetae vetustissimi quae supersunt Fragmenta ab Hieronymo Columna conquisita disposita et explicata ad Ioannem filium, Neapoli, ex Typographia Horatij Salviani, 1590) e copertina (a cura di Luigi Galluppi) di «Galassia» (22, 15 ottobre - 15 novembre 1962), in cui comparve per la prima volta in traduzione italiana, con il titolo Il passato è morto, il racconto di I. Asimov pubblicato originariamente con il titolo The dead past nel 1956.
Alessandro Russo è nato a Trento nel 1966. Insegna Lingua e letteratura latina e Storia della lingua latina nel Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa. I suoi studi vertono principalmente sulla letteratura latina arcaica, su Cicerone e sulla poesia latina di Giovanni Pascoli. Ha pubblicato numerosi articoli specialistici su riviste scientifiche internazionali di filologia classica. Ha curato un primo volume che contiene l’edizione critica e il commento dei frammenti di alcune delle opere minori di Ennio (Pisa, ETS, 2007) e sta attualmente lavorando al secondo volume.