Memorie, biografie

Erasmo Magno da Velletri e il manoscritto riccardiano sulle imprese delle galere toscane
A cura di  Tommaso Tedesco

Collana:  fuori collana (0)

Questo lavoro è frutto della collaborazione con la Biblioteca Riccardiana di Firenze che conserva il manoscritto di Erasmo Magno da Velletri, Ricc. 1978: un ulteriore apprezzamento per lo storico Istituto custode di un significativo patrimonio bibliografico. La trascrizione integrale ...

Solidali tra le sbarre
L’esperienza di Controluce nella realtà pisana (1993-2025)
Autore:  Giovanna Baldini

Collana:  fuori collana (0)

Tra le numerose urgenze, alcune delle quali vere e proprie emergenze (economiche, sociali, culturali, politiche) che stringono da presso la società italiana, la questionecarcere non è certo la meno importante. Le cronache sono fitte delle manifestazioni di disagio che ...

Il grande libro del mondo
Giulio Mancini e Vincenzo Giustiniani a confronto
Autore:  Maria Giulia Aurigemma

Collana:  fuori collana (0)

Costituiscono la parte primaria di questo libro alcuni testi selezionati di Giulio Mancini sinora non trascritti, che possono dare spunti per una visione aggiornata sull’intellettuale senese con le sue conoscenze erudite, filosofiche, mediche e storico-artistiche, un’osservazione ...

Francesco Pollini e il mondo musicale milanese di primo Ottocento
A cura di  Claudio Bacciagaluppi, Gabriele Manca, Leonardo Miucci, Claudio Toscani

Collana:  Quaderni del Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano (12)

Cosmopolita e poliglotta, imprenditore e musicista, nato sei anni dopo Mozart e morto tre anni prima di Chopin, Francesco Pollini (1762-1846) svolge per mezzo secolo la sua attività di pianista, compositore e didatta a Milano, quella Milano in grande fermento che nel primo Ottocento ...

Il coraggio di essere liberi 
La vita partigiana di Luchino Dal Verme
Autore:  Sabina Dal Verme

Collana:  fuori collana (0)

Con la collaborazione di M. Vittoria Cirillo Dal Verme

Di antica casata milanese, dopo una giovinezza inquieta, Luchino Dal Verme sceglie la carriera militare assorbendo i valori del reggimento e della monarchia, senza cogliere la natura violenta del fascismo. Solo durante ...