Le sperimentali

Cogliendo il termine “sperimentale” nella sua accezione più ampia, il volume rintraccia i contorni della produzione audiovisiva delle donne in bilico tra cinema e arte, accettando la sfida di un’avventura complessa e sfuggente. Fuori dai confinamenti cronologici e aperti a una costellazione di pratiche dove la messa a rischio del canone e del medium attraversa una pluralità di contesti, i saggi qui raccolti permettono di ripercorrere la storia, ancora viva e pienamente attuale, della sperimentazione al femminile nella prospettiva internazionale: dal cinema narrativo al documentario, dal film d’arte a quello indipendente, dal video alle installazioni, fino alle espansioni del medium che seguono il digital turn. Tra sinergie e discontinuità emergono gesti, visioni e utopie. Una mappa metamorfica di poetiche e linguaggi in divenire.

Interventi di: Francesca Brignoli / Simona Busni / Chiara Checcaglini / Marga Carnicé Mur / Rossella Catanese / Laura Cesaro / Stella Dagna / Francesca Gallo / Sandra Lischi / Anna Masecchia / Martina Maria Mele / Diletta Pavesi / Alessandra Porcu / Giulia Raciti / Giovanna Santaera / Beatrice Seligardi / Federica Stevanin / Chiara Tognolotti / Sara Tongiani / Lucia Tralli / Anita Trivelli / Micaela Veronesi  

Elena Marcheschi è ricercatrice all’Università di Pisa, dove attualmente insegna “Il cinema e le arti” e “Arte e Multimedialità”. Le sue ricerche, sulle quali ha scritto libri, articoli e saggi in volumi, riguardano la videoarte, il cinema sperimentale e le forme installative del video, con particolare attenzione verso l’analisi del mondo contemporaneo, i linguaggi femminili e l’autorappresentazione.  Fa parte dell'editorial staff di «Cinéma&CIE. International Film Studies Journal» e dal 2005 è consulente artistica di INVIDEO, Mostra internazionale di video e cinema oltre (Milano). Tra le sue pubblicazioni, le monografie Videoestetiche dell'emergenza. L'immagine della crisi nella sperimentazione audiovisiva (Kaplan, Torino 2015), Sguardi eccentrici. Il fantastico nelle arti elettroniche (ETS, Pisa 2012) e le curatele Videogame Cult. Formazione, arte, musica (ETS, Pisa 2019) e I film in tasca. Videofonino, cinema e televisione (con M. Ambrosini e G. Maina, Felici Editore, Pisa 2009). Ha recentemente curato insieme a Giulia Simi il n. 34 della rivista «Cinéma&CIE. International Film Studies Journal», dal titolo Experimental Women. Mapping Cinema and Video Practices from the Post-War Period up to Present.


Giulia Simi ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia delle Arti e dello Spettacolo all’Università di Pisa ed è ricercatrice di Cinema, Fotografia e Televisione presso il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell’Università di Sassari. Si occupa della relazione tra cinema e arti visive, con particolare attenzione alle esperienze delle donne e agli anni del secondo dopoguerra. Su questi temi ha pubblicato numerosi contributi in volumi e riviste scientifiche e ha curato mostre e rassegne, tra cui I Had Nowhere to Go. Omaggio a Jonas Mekas, per l’edizione 2019 di Archivio Aperto (Bologna). È autrice della monografia Corpi in rivolta: Maria Klonaris e Katerina Thomadaki tra cinema espanso e femminismo (ETS, 2020) e con Elena Marcheschi ha curato recentemente il n. 34 della rivista «Cinéma&CIE. International Film Studies Journal», dal titolo Experimental Women. Mapping Cinema and Video Practices from the Post-War Period up to Present. Dal 2019 è coordinatrice di progetto per la piattaforma dell’Archivio Home Movies Memoryscapes – il cinema privato online.