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Home Le Collane MOD La modernita' letteraria (71) 9788846757463
Libro cartaceo
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Verità e narrazioni

Per una storia materiale del romanzo in Italia

Autore/i: Carlo A. Madrignani
A cura di: Alessio Giannanti , Giuseppe Lo Castro , Antonio Resta

Collana: MOD La modernita' letteraria (71)

Pagine: 496
Formato: cm.15,5X22,5
Anno: 2020
ISBN: 9788846757463

Stato: Disponibile
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Verità e narrazioni raccoglie i saggi sparsi di Carlo A. Madrignani dedicati al romanzo italiano. Nell’insieme compone un’indagine coerente, sia pure rapsodica, che privilegia la tensione storiografica a cogliere uno scenario ampio delle vicende letterarie. Così, in questi scritti la «grandezza dei minori» illumina un ambiente culturale e i dati materiali della produzione aiutano a comprendere le tendenze del gusto; allo stesso modo, nelle pieghe di biografie e vissuto privato si rivelano psicologie collettive, mentalità, immaginario. Madrignani opta per uno sguardo laterale e diffuso, dando voce ad autori e scritture di secondo piano: da Bini a Fogazzaro, da Gualdo a un «altro» Collodi, a un insospettato De Amicis, fino alla valorizzazione di epoche e forme trascurate come il romanzo del Settecento o quello parlamentare. Emerge la traccia di una storia del romanzo in Italia che, in sintonia con la specificità del genere, sollecita la discussione e il dubbio sulle verità ufficiali, dalla scomoda irruzione di idee illuminate alle irrisolte tensioni psicologiche di tanta narrativa del secondo Ottocento e del Novecento.

Carlo Alberto Madrignani (Sarzana 1936-Pisa 2008), allievo di Luigi Russo, ha insegnato Letteratura italiana nelle Università di Siena, Pisa e Cagliari; definitivamente dal 1974 come professore ordinario a Pisa. Ha collaborato a riviste di prestigio come «Belfagor», «La rassegna della letteratura italiana», «Quaderni piacentini» e «Problemi». Si è occupato di narrativa di Secondo Ottocento: Capuana e il naturalismo (1970) e Illusione e realtà nell’opera di Federico De Roberto (1972). Su De Roberto Madrignani è ritornato con il testo critico dell’Imperio (1981), la riproposta di Spasimo (1989), e l’edizione delle Opere nei Meridiani Mondadori (1983). Autori ‘minori’ o misconosciuti dell’Ottocento sono valorizzati nei saggi di Ideologia e narrativa dopo l’Unificazione (1974) e nell’antologia del romanzo parlamentare Rosso e nero a Montecitorio (1980). Di rilievo, su questa linea, il rilancio di opere dimenticate o trascurate, come Drammi intimi (1979) di Verga, Il «Re delle bambole»  (1980) e Manuel Menendez (1991) di De Amicis, Daniele Cortis (1980) e Leila (1982) di Fogazzaro, Decadenza (1981) di Luigi Gualdo, Il libro di don Chisciotte (1986) di Edoardo Scarfoglio, Tortura (1987) di Capuana, Manoscritto di un prigioniero (2008) di Carlo Bini. Di letteratura e politica tratta L’ultimo Cassola. Letteratura e pacifismo (1991). Negli ultimi anni spiccano i volumi: All’origine del romanzo in Italia. Il «celebre» Abate Chiari (2000), che sancisce una ‘riscoperta’ del romanzo settecentesco, e soprattutto Effetto Sicilia (2007), il risultato maturo di quaranta anni di riflessione sulla narrativa siciliana.