Lo scavo di un magazzino terrazzato all’aperto per grandi contenitori oleari e non, dotato di frantoio, aiuta a comprendere meglio l’articolazione di quella porzione dell’Aspromonte ionico occupata in età alto-ellenistica dalle genti italiche dell’antica Hyporon ed organizzata strutturando tra l’altro una vera e propria rete di depositi di questo genere mai lungo la costa, poi reimpiegati in età romano-imperiale.
«Agri e chorai tra Magna Grecia e Etruria» Materiali e studi preliminari Comitato Scientifico: Giuseppe Cordiano (Direttore), Maria Intrieri, Paolo Liverani, Maurizio Paoletti, Thierry Van Compernolle.