Il libro parte dall’assunto che il racconto di battaglie, nelle sue varie articolazioni, vada considerato un osservatorio privilegiato per la comprensione del Bellum Civile di Lucano, che fa tesoro dei precedenti, storiografici ed epici, nel modo di trattare questa tematica, pur prendendo le distanze dagli uni e dagli altri. La sua rappresentazione dell’evento bellico privilegia nettamente dettagli crudi e di forte impatto emotivo con particolare attenzione agli effetti, i più bizzarri e crudeli, procurati dai colpi e dalle ferite, col corollario di mutilazioni e di amputazioni di arti, di versamento di sangue, di presenza massiccia di cadaveri. L’intento, ispirato alla pratica retorica dell’evidentia, era quello di rappresentare le scene in modo che il lettore, nel leggerle, potesse figurarsele come se avvenissero sotto i suoi occhi. In Lucano, la battaglia non veniva presentata come un vero scontro tra eserciti, ma si sviluppava attraverso microsequenze, con variazioni, di un unico massacro.
Paolo Esposito, docente di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Salerno, ha all’attivo un’ampia produzione scientifica. Tra i vari temi di ricerca che caratterizzano il suo profilo va segnalata l’epica latina, nel cui ambito ha studiato Ennio, Virgilio, Ovidio e, soprattutto, Lucano, al quale ha dedicato una speciale attenzione, sfociata in numerose pubblicazioni, di taglio e dimensioni molto diverse, promuovendo anche una serie di convegni e seminari dedicati specificamente all’approfondimento di molteplici aspetti e caratteri dell’opera del poeta latino.