Ciò che fa la Grecia non è la misura e l’armonia né un’evidenza della verità come “svelamento”. Ciò che fa la Grecia è la questione del non-senso o del non-essere.
Cornelius Castoriadis
Dopo la pubblicazione dell’Istituzione immaginaria della società, Castoriadis si dedica ad un’indagine complessiva della società greca antica, che ricerca le condizioni della nascita congiunta della filosofia e della democrazia. Queste analisi, che sarebbero dovute confluire in una grande opera rimasta incompiuta, La Création Humaine, vengono esposte in diversi saggi e, soprattutto, in una serie di seminari all’École des hautes études en sciences sociales durante gli anni Ottanta. Il presente volume raccoglie i primi sei mesi di insegnamento dell’anno accademico 1982-1983 e un dattiloscritto del 1979 che anticipa gli assi intorno a cui si sviluppa la sua lettura. Attraverso l’analisi dei poemi omerici, di Esiodo e dei presocratici, Castoriadis elabora così un’interpretazione originale della Grecia che si rivolge sia agli studiosi di filosofia sia a quelli del mondo antico sia a tutti coloro che vogliono riflettere sul significato della politica e della democrazia.
Cornelius Castoriadis (1922-1997) è stato un filosofo attivo sulla scena politico-culturale francese ed europea nella seconda metà del secolo scorso. Nato a Istanbul ma cresciuto ad Atene, nel 1945 lasciò la Grecia per la Francia. A Parigi, assieme a Claude Lefort, fondò il gruppo e la rivista «Socialisme ou barbarie», dove pubblicò numerosi saggi sotto diversi pseudonimi fino al 1965. Economista all’OCSE dal 1948 al 1970, a partire dal 1973 si dedicò all’attività di psicoanalista e divenne directeur d’études all’École des Hautes Études en Sciences Sociales dal 1980, sviluppando una riflessione originale sull’immaginazione e l’autonomia individuale e collettiva. Tra le sue opere più importanti, ricordiamo L’istituzione immaginaria della società, la serie Gli incroci del labirinto e, per ETS, L’elemento immaginario.