Nella secolare storia della rappresentazione «sdoppiata» del soggetto e del suo nesso con l'ordine politico e giuridic l'Autore individua le fondamenta di un'antropologia che continua a condizionare la teoria liberale. Per Santoro non esiste un quadro normativo al quale ogni individuo è tenuto ad adeguarsi. La libertà non è una misura rigida e fissa. Non è il contenitore di poteri e di diritti che definiscono il ruolo e l'identità dell'individuo. La libertà è tutto ciò che ciascuno di noi riesce ad essere nel suo attivo e precario contrapporsi alle pressioni «esterne».