Nel Sei-Settecento l'idea antropocentrica che l'uomo è fine della natura è stata oggetto di ampia contestazione. Nel trattare l'argomento, il libro affronta i temi del rapporto uomo-animale, dell'intelligenza e dell'«anima» degli animali e matte in luce l'esistenza, già nel Settecento, di filosofie «pre-ecologiche». Tuttavia il volume, scritto in modo chiaro e accessibile a tutti, può essere stimolante per una cerchia più vasta di lettori (curiosi di storia della scienza, antropologi, letterati). Il motivo principale della critica all'antropocentrismo si intreccia, infatti, con altri argomenti: esplorazioni e scoperte geografiche, racconti di viaggio, differenze razziali e colonialismo, teorie astronomiche, fantascienza.