Nel corso dei secoli antichi e medievali, l’esegesi dei testi autorevoli – da Platone ad Aristotele, dalla Bibbia a Senofonte – non è stata soltanto un’attività conservativa. È stata anche e soprattutto uno strumento di produzione e trasformazione del sapere: una pratica capace di generare teorie nuove e di orientare l’elaborazione concettuale in contesti molto diversi tra loro.
Attraverso una serie di studi articolati in quattro sezioni – filosofia antica, filosofia tardoantica e medievale, esegesi biblica, esegesi nel pensiero di Leo Strauss – questo libro mette in evidenza casi specifici in cui la lettura e il commento di testi tradizionali hanno prodotto risultati speculativi inattesi, spesso indipendenti dalle intenzioni originarie degli autori esaminati.
Il volume si rivolge a lettori interessati alla storia intellettuale, alla filosofia, alla teologia e alla filologia, offrendo un’indagine approfondita su pratiche esegetiche poco esplorate e sul loro contributo allo sviluppo delle discipline.