In un paese che con difficoltà si scontra con le richieste di diritti civili delle coppie e delle famiglie omosessuali isolandosi sempre più dall'Europa Occidentale, quale spazio può avere la dimensione più radicale dell'idea non di normalità, bensì di impossibilità e infelicità della normalità?
Queer in Italia nasce dallo scoramento di fronte all'assenza di spazi comuni per una riflessione critica intorno ai temi della sessualità non normativa, dei corpi non accettabili, delle politiche sessuali e delle pratiche di desiderio. Fino a che punto un termine straniero e inizialmente alieno come queer può servire ad aprire uno spazio di desiderio che cambi il volto del presente? Forse la convinzione che ci muove è che, in controluce, il qui e ora sia già altro, il qui sia già queer.
Queer in Italia è l'esito a più voci di un questionario inviato dal curatore a 25 attivisti, intellettuali, accademici, dissidenti sessuali e di genere, ricercatori precari (o tutto ciò insieme) - gay, lesbiche, trans, etero dissidenti - con otto domande intorno al senso, alla funzione e alla ricezione nostrana delle teorie e posizioni queer elaborate oltreoceano e in Europa.
Queer in Italia è un questionario aperto, un viaggio non concluso. Per continuare il dialogo, lettori e le lettrici potranno rispondere alle stesse domande che hanno dato origine al libro inviando i loro testi all'indirizzo email della collana:
altera at edizioniets.com
Marco Pustianaz insegna letteratura inglese, teatro e performance presso l'Università del Piemonte Orientale. Dagli anni '90 si occupa di teorie queer e studi di genere; su questi temi ha curato i volumi Generi di traverso (Mercurio 2000) e Maschilità decadenti (Sestante 2004), scrivendo inoltre vari saggi di introduzione alla teoria queer, l'ultimo dei quali per il Dizionario degli studi culturali (Meltemi 2004).