Una recensione di Massimo Ghilardi illustra il percorso che ha fatto l'autore
Data: 16/11/2020
A dispetto della crescente e già cospicua mole di argomenti storiografici, empirici e logici che ne decretano l’oggettiva inconsistenza, la tesi che l’Italia (intesa indifferentemente come nazione, popolo, sentimento collettivo, classe dirigente)
intrattenga con il pensiero razziale o razzista un rapporto tradizionalmente - finanche costitutivamente - labile, marginale, contingente, al più strumentale, rimane nel nostro Paese largamente maggioritaria, tanto nel dibattito intellettuale quanto nel discorso ordinario...
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