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Maurizio Gazzarri, finalista al Premio Biella Letteratura e Industria

Maurizio Gazzarri, finalista al Premio Biella Letteratura e Industria

I ragazzi che scalarono il futuro: un romanzo che racconta un pezzo di storia della nostra città e la grande lungimiranza della nostra università

Data: 20/05/2019
Link: https://www.biellaletteraturaindustria.it/

Maurizio Gazzarri con il suo romanzo I ragazzi che scalarono il futuro (Edizioni ETS) è finalista al PREMIO “BIELLA LETTERATURA E INDUSTRIA” - XVIII edizione, con lui Rossana Balduzzi Gastini (autore Sperling&Kupfer), Giorgio Falco (autore Einaudi), Alberto Prunetti (autore Laterza), Eugenio Raspi (autore Baldini&Castoldi).


PROCLAMAZIONE DEI FINALISTI: Rossana BALDUZZI GASTINI, Giorgio FALCO, Maurizio GAZZARRI, Alberto PRUNETTI, Eugenio RASPI

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a Silvino GONZATO

Nella prestigiosa cornice del 32mo Salone Internazionale del Libro di Torino sono stati annunciati i nomi dei cinque finalisti del Premio Biella Letteratura e Industria XVIII edizione. Cinque romanzi che concorreranno per un premio del valore di 5mila euro, che sarà consegnato durante la cerimonia conclusiva, in programma il 16 novembre 2019 presso l’Auditorium di Città Studi di Biella. In quell’occasione saranno consegnati anche il premio Giuria dei Lettori, il Premio Confindustria Piemonte, il Premio Concorso per le Scuole “Cuore, testa, mani”, il premio Lions Bugella Civitas per la migliore recensione.

Storie di riscatto e di marchi d’eccellenza, il lavoro come ascensore sociale, il coraggio dell’ingegno, il declino della working class e la fabbrica come unico punto di riferimento esistenziale.  Sono questi i temi che emergono sullo sfondo dei cinque romanzi che si contenderanno il XVIII Premio Biella Letteratura e Industria

Un libro con una anima narrativa per una delle anime storiche dell’Italia del Novecento. Maurizio Gazzarri, con “I ragazzi che scalarono il futuro”, ha costruito un romanzo che è insieme privato e corale. Il romanzo privato è basato sull’intrecciarsi delle vite di Giorgio, 24 anni, e di Angela, 21 anni. Il romanzo corale è rappresentato dal concepimento e dalla realizzazione della cosiddetta grande elettronica, che nel 1954 – a Pisa e a Barbaricina, in Toscana – è costituita nel suo nocciolo duro accademico, scientifico e industriale grazie agli investimenti della Olivetti. Le tensioni e i successi, le paure e i fallimenti di un gruppo di ragazzi che vive uno dei passaggi mancati – pochi anni dopo la Olivetti e l’Italia perderanno i grandi elaboratori elettronici – della nostra vicenda nazionale che è sempre, per tutti noi come per i personaggi dell’opera di Gazzarri, privata e corale, storica e romanzesca. Paolo Bricco


"Le Edizioni ETS sono ben felici di questo ottimo - dichiarano Sandra e Gloria Borghini - risultato per un romanzo che racconta le un pezzo di storia della nostra città e la grande lungimiranza della nostra università. Auguriamo a Maurizio di arrivare fino in fondo!".


Gli altri fialisti:

Rossana Balduzzi Gastini, con Giuseppe Borsalino. L’uomo che conquistò il mondo con un cappello (Sperling & Kupfer), porta il lettore a compiere un viaggio intenso e coinvolgente nella vita di un uomo straordinario, eppure non abbastanza celebrato.

Giorgio Falco, con Ipotesi di una sconfitta (Einaudi) racconta, a partire dalla storia del padre, l’epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, e il graduale disfacimento di questi anni attraverso le proprie esperienze professionali, le più diverse, come un lento apprendistato per diventare scrittore.

Alberto Prunetti, con 108 metri. The new working class hero (Laterza) si addentra nel mondo dei “cervelli in fuga” descrivendo una realtà d’Oltremanica per nulla cool, Lavori precari, risse, calcio, birra,  sopravvivenza pura. Un’epica stracciona scritta dai piani bassi della vita.

Eugenio Raspi, con Inox (Baldini + Castoldi) dà voce alla fabbrica, l’”Acciaieria”, rendendola protagonista assoluta di questo romanzo, causa ed effetto insieme delle sorti di un’intera comunità, nessuno escluso.

Le opere finaliste di questa 18ma edizione del Premio propongono in un linguaggio fluido ed essenziale un significativo ventaglio di situazioni legate al mondo del lavoro affrontando temi della più incalzante attualità nell'impegno di interpretare i meccanismi e le nuove leggi del sistema produttivo ed evidenziare il cambiamento culturale ed antropologico che percorre il nostro Paese. Pier Francesco Gasparetto.

La Giuria, presieduta da Pier Francesco Gasparetto, e composta Claudio Bermond, Paolo Bricco, Paola Borgna, Loredana Lipperini), Giuseppe Lupo, Marco Neiretti, Sergio Pent, e Alberto Sinigaglia, ha assegnato inoltre un Premio Speciale a:

Silvino Gonzato, che con Lievito madre. Storia della fabbrica salvata dagli operai (Neri Pozza) racconta la tenacia degli operai della Melegatti nel tenere in vita quel “prodigioso impasto” e quindi la fabbrica e il posto di lavoro, permettendo anche di continuare la tradizione di uno dei dolci natalizi più noti e apprezzati al mondo.

Il Premio Biella Letteratura e Industria, presieduto da Paolo Piana, rappresenta un unicum in Italia perché ricerca e premia opere che uniscono l’indagine sul mondo industriale all’istanza letteraria, e che si pongono specificamente l’obiettivo di raccontare modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e alla cultura dell’impegno, del rischio di impresa, dei valori come l’imprenditorialità. Un premio per raccontare i rapporti tra la letteratura e l’industria, sulla scia del Menabò di Vittorini e Calvino.