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Home Le Collane Segni del pensiero (13) 9788846727367
Libro cartaceo
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Periferia continua e senza punto

Per una lettura continuista della poesia secentesca

Autore/i: Giuseppe Alonzo

Collana: Segni del pensiero (13)

Pagine: 205
Formato: cm.14x21
Anno: 2010
ISBN: 9788846727367

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Poésie philosophique oppure carens philosophico ingenio? La poesia italiana del Seicento, spesso additata come decorativa, vacua ed eticamente condannabile, ancora fatica a collocarsi, con equilibrio, in un preciso contesto culturale. Se la critica dell'ultimo ventennio ha avviato, su più piani, una riattribuzione di significati al nostro «secentismo», si è recentemente voluto enfatizzare tale indirizzo connotando in senso fin troppo speculativo l'opera di Marino e dei suoi coevi.
Se il pensiero filosofico è humus culturale piuttosto che oggetto intrinsecamente poetico, si propone la possibilità di rileggere i secentisti - tanto impegnati nella resa letteraria di un io e di un mondo innumerevolmente variegati, ripiegati e prospettici - alla luce del sistema metafisico allora in fieri, sull'asse che lega Bruno e Campanella a Leibniz, con alcune indispensabili incursioni verso le teorie continuiste espresse da Platone sino a Peirce e alla nuova scienza.
Individualità monadiche, amori pneumatici e simbolici, relazioni metafisiche e continue tra corpi e anime, vite e morti, micro e macrocosmi, disegneranno un mondo non confuso e immorale, ma metamorficamente riordinato in un perenne transito. Ridiscusso l'ormai estenuato canone della «meraviglia», sarà possibile riconsegnare alla nostra poesia secentesca, già malfamata e cieca periferia, una cittadinanza vivace e propositiva nella tradizione poetica italiana.


Giuseppe Alonzo (Milano 1985) è attualmente iscritto al dottorato di ricerca in Storia della lingua e letteratura italiana presso l'Università degli Studi di Milano. I suoi interessi si rivolgono in particolare alla civiltà poetica del Seicento italiano, sulla quale ha condotto studi secondo prospettive interdisciplinari. Per «Versus» ha pubblicato nel 2008 un contributo di semiotica secentista dal titolo Semiosi e characteristica dello stile "metaforuto" e, su «Acme» nel 2009, un saggio di politicità della poesia secentesca: Le ceneri dei secentisti. Sul medesimo periodo, svolge inoltre ricerche di luso-italianistica, tra cui Tasso e l'«iperidentità» portoghese e Plantadores de naus a haver, rispettivamente in «Estudos italianos em Portugal» del 2010 e in «Studi secenteschi» del 2011. Parallelamente coltiva studi danteschi, con i contributi «Quella ch'è tanto bella». Eva, tra i cenni danteschi e la tradizione culturale medievale e Numismatica dantesca, editi nelle sillogi Novella fronda e Stella forte, curate da Francesco Spera tra il 2008 e il 2010.