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Libro cartaceo
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Rinascimento veneto e Rinascimento europeo

European and Venetian Renaissance


A cura di: Romana Bassi

Collana: Pubblicazioni del Centro Interuniversitario per la Storia della Tradizione Aristotelica (1)

Pagine: 288
Formato: cm.15x23
Anno: 2020
ISBN: 9788846755018

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Nel Rinascimento, inteso quale periodo di rinnovamento tanto concettuale quanto linguistico, si forma il vocabolario speculativo della Modernità. La rete di intensi scambi che collega in questa epoca l’evoluzione della cultura veneta a quella europea delinea una circolazione che si sviluppa in entrambi i sensi. In questo contesto, l’Università di Padova svolge un ruolo fondamentale come polo di attrazione e di propagazione delle idee. Qui, un ineliminabile fermento della cultura dell’Europa è costituito, come è noto, dall’aristotelismo, un movimento tanto vasto quanto potente. Esso non va tuttavia inteso esclusivamente come rielaborazione nel campo della logica e come ricorso alla metodologia scientifica. Presso l’ateneo
patavino, “Universitas Venetorum”, si realizza una forma di rinnovato sapere anche per quanto riguarda le questioni etico-politiche: nei modelli classici la futura classe dirigente trovava stimolo e ispirazione per l’agire civile. Un’adeguata comprensione del fenomeno umanisticorinascimentale veneto e delle sue interconnessioni con la realtà europea deve poter tener conto di tutta la varietà dei suoi aspetti culturali. L’accurata documentazione filologico-testuale e la strutturale complementarietà delle tematiche qui prescelte garantisce l’unità di questa pubblicazione. Essa rappresenta un momento di confronto interdisciplinare e di verifica, finalizzato ad evitare il rischio di “leggere” gli autori rinascimentali attraverso schemi ideologici, che in passato hanno forse pesato troppo nell’orientare gli studi.


Romana Bassi è professore associato di Filosofia Morale all’Università di Padova. Si interessa di filosofia della storia, di etica ambientale e della tradizione aristotelica nella prima modernità, soprattutto in relazione a questioni antropologiche e politico-morali. Tra le sue opere si segnalano:
Favole vere e severe. Sulla fondazione antropologica del mito nell’opera vichiana (2004); Canoni di mitologia. Materiali per lo studio delle fonti vichiane (2005); Natura uguaglianza libertà. Rousseau nel Settecento veneto (2008), oltre ai commenti al Saggio sulla filosofia del gusto di Melchiorre Cesarotti (2010) e ai Dialoghi filosofici di Antonio Conti (2018).