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Libro cartaceo
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Carteggi del tardo Rinascimento

Lettere di Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti

Autore/i: Roberta Ferro

Collana: Res litteraria (16)

Pagine: 256
Formato: cm.16x22
Anno: 2018
ISBN: 9788846752031

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Nei decenni fra Cinque e Seicento due poeti, Giovan Battista Strozzi il Giovane e Girolamo Preti, indirizzarono le loro lettere a Federico Borromeo. Con il primo, fiorentino, noto soprattutto come madrigalista, il cardinale strinse una lunga amicizia epistolare, apprezzandolo per il suo stile poetico moderato e per la competenza linguistica. Il secondo, il bolognese sodale di Marino, destinato a divenire poeta di punta della Roma barberiniana, mosse i primi passi da lirico a Pavia, ospite del Collegio Borromeo, e, in seguito, mantenne quel legame operando per la Biblioteca Ambrosiana. Le lettere qui edite, ristrette nel triennio 1611-1613, lo colgono, come in un’istantanea, mentre si trova a Roma, segretario degli Umoristi. In questo punto le due biografie si incontrano, perché Strozzi venne assoldato da quegli accademici come revisore lirico. L’incontro non è segnalato dai carteggi, eppure non sorprende, non solo considerando il circuito delle rispettive relazioni, ma anche, in questo frangente, visto il comune interlocutore dei due poeti. Si è di recente valorizzato il progetto culturale di Federico Borromeo, edificato a Milano all’incrocio tra cultura umanistica, scientifica e artistica: le lettere pubblicate in questo volume, sinora inedite e qui accompagnate da puntuale commento e ampie introduzioni, ne documentano la presenza anche nel campo della letteratura italiana. Sull’altro fronte, nel suo doppio registro, il libro illustra nuovi aspetti sulla vita e sull’opera di due tra i principali protagonisti della scena letteraria del tardo Rinascimento.


Roberta Ferro è ricercatrice di Letteratura italiana presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. I suoi studi sono principalmente rivolti al tardo Rinascimento e al Barocco, con particolare approfondimento sulla Lombardia di età borromaica, indagata all’incrocio tra erudizione, letteratura e arte. In questo ambito ha pubblicato il volume Federico Borromeo ed Ericio Puteano. Cultura e letteratura a Milano agli inizi del Seicento (2007) e alcuni saggi sull’epistolografia e sulla poesia di Girolamo Borsieri. Le sue ricerche d’archivio si sono rivolte al fondo del filologo e collezionista Gian Vicenzo Pinelli (2017) e ai suoi contatti con scienziati e letterati quali Galileo e Tasso. Attenta al rapporto tra la letteratura e gli altri saperi, ha studiato l’Accademia dei Lincei, pubblicando saggi sul poeta fiammingo Justus Rickius (2007) e sull’augustano Marcus Welser (2018). Ha allargato i suoi interessi anche alla cultura del primo Cinquecento, approfondendo la trattatistica di Galeazzo Capra (2013) e recentemente, sull’altro versante, ha avviato studi sulla storia della critica del Novecento.