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Home Le Collane Semeia. I segni, le lingue, la storia (1) 9788846745002
Libro cartaceo
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De locutione. De brutorum loquela

Autore/i: Girolamo Fabrici d’Acquapendente
A cura di: Stefano Gensini e Michela Tardella

Collana: Semeia. I segni, le lingue, la storia (1)

Pagine: 250
Formato: cm.14x21
Anno: 2016
ISBN: 9788846745002

Stato: Disponibile
  • Descrizione

In questo libro sono riediti e tradotti in italiano due fondamentali scritti linguistici dell’anatomista e chirurgo Girolamo Fabrici d’Acquapendente (1533-1619), professore nell’Università di Padova e figura chiave della storia della medicina moderna: il De locutione (1601) e il De brutorum loquela (1603). Nel solco della tradizione aristotelica, integrata da personali contributi, Fabrici propone qui sia una compatta descrizione delle basi anatomiche del linguaggio verbale umano, sia la prima trattazione sistematica della comunicazione animale, dialogando coi classici della medicina (Ippocrate, Galeno), della tradizione grammaticale (soprattutto Prisciano), dell’animalismo tardo-antico (Plutarco, Porfirio). I testi originali, emendati in molti punti e fedelmente tradotti, sono corredati da un ampio commento critico e interpretativo, apparati informativi, tavole illustrate e indici. L’introduzione, oltre a proporre una chiave di lettura per i testi, offre un profilo complessivo degli interessi di Fabrici per il mondo dei linguaggi. 



Stefano Gensini (Firenze, 1953) è ordinario di Filosofia e teoria dei linguaggi presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza, Università di Roma. Ha dedicato studi monografici a Leo­pardi, Leibniz, al pensiero linguistico italiano fra ’500 e ’800, alla semiotica contemporanea. Fra i suoi ultimi lavori in forma di volume, Animal loquens (con M. Fusco, 2010) e Filosofie della comunicazione (2012). Insieme con G. Manetti, dirige la rivista «Blityri» (ETS). 
Michela Tardella (Roma, 1976) è assegnista di ricerca presso l’Iliesi-Cnr (Roma). Si occupa di storia delle idee linguistiche, con particolare riguardo alla tradizione medica e alla riflessione sulle lingue segnate. Coltiva inoltre i settori della terminologia filosofica e dell’umanistica digitale. Ha pubblicato numerosi saggi in riviste specialistiche e in atti di convegni.