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Libro cartaceo
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Spaesamenti

Antifascismo, deportazioni e clero in provincia di Livorno


A cura di: Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella provincia di Livorno

Collana: fuori collana

Pagine: 288
Formato: cm.14x21
Anno: 2015
ISBN: 9788846742773

Stato: Disponibile
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Sono ormai passati 70 anni dal 25 aprile 1945: gli studi storici non hanno mai smesso di indagare le vicende della Resistenza e della società italiana in tempo di guerra, questioni fondamentali per la comprensione del nostro paese oggi. Ogni tempo pone domande differenti al passato, segno del cambiamento degli strumenti concettuali e delle sensibilità interpretative.
Questo libro cerca di portare un contributo articolato e innovativo su temi poco frequentati dalla storiografia, partendo da alcune ricerche relative al territorio di Livorno. Lo spaesamento è la parola chiave che riunisce tutti i saggi, in primo luogo come disorientamento soggettivo, provato dalle persone a causa delle distruzioni e dei drastici cambiamenti imposti dalla guerra. Ma uno spaesamento vi fu anche in senso figurato: sia come alterazione oggettiva del paesaggio tradizionale che come negazione del concetto stesso di Paese, ormai in balia di forze militari straniere. In questa accezione Livorno rappresenta certamente un caso limite: nella seconda metà del 1943 la città venne completamente evacuata dai bombardamenti alleati e dall’esercito di occupazione nazista. La provincia fu così privata del capoluogo, la sua popolazione completamente rimescolata.
I saggi contenuti nel presente volume partono da questa riflessione per declinare domande differenti che toccano molteplici aspetti della società livornese nel corso della guerra: il faticoso tentativo di organizzare una rete clandestina antifascista nel territorio provinciale, la storia della deportazione di un nucleo di famiglie ebraiche rifugiate al Gabbro, nelle colline livornesi, la ricostruzione delle giornate a ridosso del 25 luglio ’43 a Rosignano, piccola città-fabbrica della costa, lo straordinario resoconto del vissuto quotidiano di un internato militare in Germania, lo sfollamento del clero della diocesi di Livorno impegnato nella ricerca di salvezza fisica ma anche nel dare sostegno spirituale alle comunità.
Si tratta di lavori che pongono nuove domande alla nostra storia, proponendo altrettante piste di ricerca per la storia locale e non solo.



Stefano Gallo si occupa di storia della Resistenza, delle migrazioni e del lavoro, su cui ha pubblicato monografie e saggi. Tra le sue pubblicazioni: Senza attraversare le frontiere. Storia delle migrazioni interne dall’Unità a oggi (Laterza, 2012) e Antifascismo, guerra e Resistenza a San Giuliano Terme (Edizioni ETS, 2014). È segretario coordinatore della Società Italiana di Storia del Lavoro (SISLav).

Enrico Acciai, dottore di ricerca in storia contemporanea, collabora con la rete degli Istituti storici della Resistenza in Toscana. Nelle sue ricerche si è occupato di antifascismo, volontariato in armi e storia del movimento libertario. Tra i suoi lavori più recenti: Un conflitto che non passa: storia, memoria e rimozioni della guerra civile spagnola (ISRPt Editore, 2012) e Il contributo italiano al volontariato internazionale in Spagna. Una storia plurale (1936-1939) in: I. Cansella e F. Cecchetti (a cura di) Volontari antifascisti toscani nella guerra civile spagnola (Effigi, 2012).

Matteo Caponi è assegnista di ricerca in Storia contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. I suoi interessi di studio riguardano principalmente la cultura cattolica, il nazionalismo e la memoria bellica nel XIX e XX secolo.Di prossimauscita: Una Chiesa in guerra. La diocesi di Firenze (1911-1926) (Edizioni della Normale, 2016).

Catia Sonetti è Direttore dell’ISTORECO di Livorno e docente di storia e filosofia. Studiosa di storia contemporanea, si occupa in particolar modo di temi legati al movimento operaio e alla memoria. Ha pubblicato: Dentro la mutazione. La complessità nelle storie del sindacato in provincia di Pisa (Einaudi, 2006) e Una morte irriverente. La Società di Cremazione e l’anticlericalismo a Livorno (il Mulino, 2007). Per l’Istoreco ha curato Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo (Edizioni ETS, 2014).

Gianluca Della Maggiore, dottore di ricerca in Storia e scienze filosofico-sociali presso l’Università di Roma Tor Vergata, è nel coordinamento di redazione di ToscanaNovecento. Si occupa di cultura cattolica, cinema e Resistenza. Tra i suoi lavori: Monsignor Giovanni Piccioni e don Roberto Angeli. Resistenza culturale e coscienza politica nella Chiesa di Livorno in: G. Fulvetti (a cura di) Di fronte all’estremo. Don Aldo Mei, cattolici, chiese, resistenze (Pacini Fazzi, 2014).