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Home Le Collane Diverse voci (13) 9788846738455
Libro cartaceo
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Il Primo libro de’ madrigali a quattro voci (1533) di Philippe Verdelot nel contesto dell’età della canzone (1520-1530)

Edizione critica e studio storico-analitico

Autore/i: Philippe Verdelot
A cura di: Francesco Saggio

Collana: Diverse voci (13)

Pagine: 448
Formato: cm.21x29,7
Anno: 2014
ISBN: 9788846738455

Stato: Disponibile
  • Descrizione

L’importanza del Primo libro de’ madrigali a quattro voci di Philippe Verdelot (Venezia 1533) è stata da tempo riconosciuta dalla storiografia musicale che si occupa del madrigale cinquecentesco, vuoi per la novità della pubblicazione – è la prima silloge madrigalistica monografica –, vuoi per l’incidenza che esso ha avuto nella genesi e nella diffusione del madrigale vero e proprio. La fortuna editoriale di cui ha goduto è esemplare: quattordici edizioni complessive, tre singole e undici insieme al Secondo libro a quattro voci sempre di Verdelot. Ma la ricezione veneziana in qualità di ‘classico’ è solo una parte della sua tradizione. Si deve agli studi di Iain Fenlon e James Haar l’aver sottolineato la centralità dei testimoni a penna che precedono (fin quasi di un decennio) questa stampa e che sono i primi depositari dell’opera di Verdelot. Si tratta di documenti che, come ha dimostrato Francesco Luisi, testimoniano il passaggio cruciale dalla frottola aulica, alla canzone vocale fino alle soglie del madrigale propriamente detto. Un momento di irrequietudine stilistica che si concentra in un decennio (1520-1530, ma i sintomi appaiono chiaramente già a metà degli anni Dieci) e ruota attorno alla ‘canzone a quattro parti’, che trova in Roma il suo centro propulsivo. Il ruolo svolto da Verdelot è stato quello di esperire al massimo le possibilità offerte dalla canzone, fino a superarne i limiti stilistici e a trasformarla in un nuovo genere. Questo studio prende avvio da una disamina «storico-analitica» dei fenomeni musicali qui sintetizzati, per procedere a un’edizione critica complessiva dei ventotto madrigali raccolti nel Primo libro di Verdelot. I dati critici raccolti riflettono la centralità della tradizione manoscritta, luogo privilegiato in cui è tuttora custodita la volontà d’autore, ma evidenziano al contempo la funzione decisiva di divulgazione su larga scala che l’edizione intagliata da Andrea Antico e stampata da Scotto ha avuto nel panorama musicale cinquecentesco.

Francesco Saggio ha conseguito il dottorato di ricerca in Musicologia presso il Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell’Università di Pavia, istituzione con la quale collabora per attività di ricerca e di didattica integrativa. I suoi interessi si concentrano sulla musica profana cinquecentesca (in particolare sulla tradizione testuale), sulla notazione mensurale bianca e i problemi relativi al tactus, sull’analisi delle forme della musica sacra dei secoli XVI-XVII. Cura la redazione di «Philomusica on-line», rivista del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali (Pavia-Cremona).