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Home Le Collane Testi e studi di cultura classica (56) 9788846734716
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Diligentissimi uocabulorum perscrutatores

Lessicografia ed esegesi dei testi classici nell'Umanesimo romano di XV secolo

Autore/i: Giancarlo Abbamonte

Collana: Testi e studi di cultura classica (56)

Pagine: 246
Formato: cm.17x24
Anno: 2012
ISBN: 9788846734716

Stato: Disponibile
  • Descrizione

Nella seconda metà del Quattrocento, l'Umanesimo romano ha prodotto opere di lessicografia e commenti ai testi della letteratura latina che si presentano con caratteristiche radicalmente diverse rispetto ai loro precedenti medievali e pongono le basi per lo sviluppo successivo della filologia.
Nel campo della lessicografia, il <>iCornu copiae di Perotti è il primo vocabolario latino moderno, che si propone di riferire il maggior numero possibile di significati e occorrenze di un termine, traendo esempi dall'intero corpus della Latinità pre-medievale. Nell'ambito della critica virgiliana, i commenti di Pomponio Leto rappresentano uno dei primi tentativi consapevoli di sostituire il tradizionale commento di Servio, che aveva dominato l'esegesi del poeta nel corso del Medioevo, con interpretazioni attinte ad antichi manoscritti virgiliani, come il Mediceus, a commentari poco noti, come quello alle Ecloghe e alle Georgiche attribuito a Probo, ovvero a testi scientifici dell'Antichità che erano stati da poco rivalutati, come la Naturalis historia di Plinio il Vecchio e l'Historia plantarum di Teofrasto.
Dietro l'aspirazione che spinge Perotti e Leto ad aprirsi ad una conoscenza più profonda e originale della lingua latina, ma anche ad utilizzare nuove fonti per la comprensione dei testi latini, si nasconde l'insegnamento di Lorenzo Valla, il quale con le sue critiche alle consolidate auctoritates medievali aveva educato le giovani generazioni di umanisti romani ad applicare allo studio del latino un metodo scientifico innovativo, basato sulla raccolta e sull'esame di un amplissimo campione di dati.

Giancarlo Abbamonte insegna filologia classica all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Le sue ricerche si sono concentrate nel campo dell'esegesi antica, medievale e umanistica dei testi classici: ha studiato sia il commentario di Alessandro di Afrodisia ai Topici di Aristotele sia quello di Boezio ai Topici di Cicerone; ha partecipato all'edizione del Cornu copiae dell'umanista Niccolò Perotti e ha esaminato le opere esegetiche dedicate da alcuni umanisti italiani al testo delle Silvae di Stazio, concentrando la sua attenzione sui commenti inediti di Perotti (ms. Vat. Lat. 6835) e di Aulo Giano Parrasio (ms. Napoli, Bibl. Nazionale, V.D.14). Ha studiato con borse di studio presso l'Università di Copenhagen, il Warburg Institute di Londra e l'Università di Yale (New Haven, CT); è stato ospite dell'università di Baylor (Waco) e della Texas A&M (College Station) negli Stati Uniti; ha tenuto più volte corsi di insegnamento all'Université de Strasbourg.