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Maurizio Gazzarri riceve il premio della Giuria dei Lettori del premio letterario Biella

Maurizio Gazzarri riceve il premio della Giuria dei Lettori del premio letterario Biella

Grande successo per il romanzo I ragazzi che scalorono il futuro che si aggiudica il premio di una giuria prestigiosa!

Data: 31/10/2019

Il Circolo dei Lettori di Biella ha assegnato al romanzo di Maurizio Gazzarri I ragazzi che scalarono il futuro il Premio “Giuria dei lettori”, nell’ambito del Premio Letteratura e Industria. Un riconoscimento importante per un autore esordiente e per la casa editrice pisana ETS.

Il Premio “Giuria dei lettori” è uno dei tre riconoscimenti connessi al concorso biellese. Il premio Letteratura e industria è andato a Giorgio Falco per il romanzo “Ipotesi di una sconfitta” (Einaudi), mentre a Rossana Baldini Gastuzzi è stato assegnato il premio Confindustria Piemonte per “Borsalino, l’uomo che conquistò il mondo con un cappello” (Sperling & Kupfer). I tre premi saranno consegnati il prossimo sabato 17 novembre a Biella.

Presieduto da Paolo Piana, il premio Biella è tra i più importanti concorsi letterari del nostro paese e rappresenta un unicum perché ricerca e premia opere che uniscono l’indagine sul mondo industriale all’istanza letteraria, e che si pongono specificamente l’obiettivo di raccontare modelli di trasformazione della società italiana con riferimento generale alla realtà socioeconomica e alla cultura dell’impegno, del rischio di impresa, dei valori come l’imprenditorialità.

La Giuria dei lettori del premio Biella è composta dai membri dell’Associazione culturale L’Uomo e L’Arte che fin dal 1976 partecipa attivamente ai fermenti della vita culturale ed artistica della città piemontese. Dal 2006 ha istituito “Il Circolo dei Lettori di Biella”.

Il romanzo di Gazzarri, uscito nel 2018, è ambientato nella città di Pisa nella seconda metà degli anni ’50 e racconta l’alba dell’informatica italiana. La città della Torre, infatti, è lo scenario in cui furono progettate e realizzate le prime calcolatrici elettroniche italiane, la CEP e la ELEA 9001. La prima, costruita dall’Università di Pisa; la seconda, dalla società Olivetti, che aveva aperto a Barbaricina il proprio Laboratorio di Ricerche Elettroniche. La collaborazione tra l’Ateneo e la società di Ivrea fu fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi. Nel racconto, la verità dei fatti si mescola con elementi di fantasia, con personaggi realmente esistiti che – come nei classici romanzi storici – interloquiscono con personaggi frutto dell’immaginazione dell’autore. “I ragazzi che scalarono il futuro” ha più piani narrativi che si intrecciano: quello della realizzazione dei primi computer, quello degli eventi culturali, sociali e politici della seconda metà degli anni ’60 e quello delle vicende umane e sentimentali dei protagonisti di fantasia, i giovani Giorgio e Angela. Il tutto nel contesto della città di Pisa, alle prese ancora con la ricostruzione postbellica: molte le “cartoline” che l’autore dedica nel corso del racconto alla sua città adottiva.

“I ragazzi che scalarono il futuro” è anche al centro di iniziative a carattere didattico innovativo dedicate alla storia dell’informatica italiana. In collaborazione con il docente di Informatica Umanistica Giovanni Cignoni, sono stati realizzati il gioco di ruolo “Scalare il futuro” e la pagina web “Archivio di Giorgio” (www.progettohmr.it).