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Finissage della mostra Il ritmo dello spazio

Finissage della mostra Il ritmo dello spazio

Un viaggio tra arte e universo guidato dal curatore Stavros Katsanevas

Quando: 08/12/2019  11:00 - 12:00
Dove: Museo della Grafica di Pisa (Palazzo Lanfranchi)

Info/Contatti:   Informazioni Museo della Grafica Tel.: (+39) 050 2216060 email: museodellagrafica@adm.unipi.it www.museodellagrafica.sma.unipi.it
Link: https://museodellagrafica.sma.unipi.it/2019/12/le-rythme-de-lespace-il-ritmo-dello-spazio-the-rhythm-of-space/

Finissage della mostra Il ritmo dello spazio con presentazione del catalogo edito da ETS e visita guidata del curatore Stavros Katsanevas.

La mostra Il ritmo dello spazio è una mostra che si situa là dove Arte e Scienza si intersecano ed è il prodotto del lavoro
del gruppo Universe 2.0, composto da noti artisti: G. Alda, P. Büchler, A. Csörg˝o, R. Dallaporta, R. Galle, B. Lamarche,
L. Lijn, L. Reuss de Maigret, A. Ortiz, T. Saraceno e J. Thomson; da scienziati, architetti e filosofi: M. Barsuglia,
V. Boschi, A. Dubois, C. Flécheux, E. Krouska, M. Lachièze-Rey, A. Letailleur, P. Legrain, D. Marciak, R. Malina, V.
Napolano, S. Katsanevas, C. Spiering, A. Tosi, Y. Winkin e H. Wismann. Il progetto è stato promosso da Pierre Binetruy
alla fine del 2016, scomparso tragicamente nell’aprile del 2017, e ha dovuto essere rilanciato da capo nel giugno del 2017.
Questa mostra è dedicata alla sua memoria.


Lo scopo del progetto consiste nel promuovere un lavoro di ricerca a partire da una riflessione incrociata tra artisti e scienziati, della branca della fisica nata con la scoperta delle onde gravitazionali, che portano a interrogarsi in modo incalzante, ancora una volta, sulla natura e sulla struttura dello spazio-tempo e della materia, sulle nozioni di origine e orizzonte, sul ruolo dell’attività di rappresentazione, informazione e trasformazione, artistica o scientifica, sui dilemmi legati all’individualità. Più in generale si tratta di interrogarsi ancora sulla natura dell’immersione dell’umanità nel cosmo, dove la nozione di cosmo denota non solo l’Universo ma anche l’ambiente del Pianeta Terra e la società umana.


Questo progetto è nato in seguito alla rilevazione delle onde gravitazionali provenienti dalla fusione di due buchi neri, nel
settembre del 2015, seguita dalla rilevazione di una fusione di 2 stelle di neutroni nell’agosto del 2017, successivamente
osservata da quasi 100 osservatori in tutto il mondo. Mentre le rilevazioni hanno costituito una sensazionale conferma
della teoria della relatività generale di Einstein, secondo la quale ogni fenomeno violento che si svolge nell’Universo produce delle vibrazioni nello spazio-tempo, la fusione di stelle di neutroni ha inaugurato una nuova era della scienza di base, correttamente denominata l’«Era dell’astronomia multi-messaggera», in cui sondiamo l’Universo con vari messaggeri
cosmici, che esulano da quelli tradizionali dello spettro elettromagnetico: onde gravitazionali, ma anche neutrini e raggi
cosmici. Il comitato del premio Nobel ha reagito prontamente attribuendo il Premio Nobel per la Fisica del 2017 agli scopritori delle onde gravitazionali dell’osservatorio a interferometro statunitense LIGO e di quello europeo Virgo.