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ETS dà alla luce la copia anastatica del famoso manoscritto di Paolo Tronci

ETS dà alla luce la copia anastatica del famoso manoscritto di Paolo Tronci

Il prestigioso volume dedicato alle chiese, monasteri e oratori di Pisa sarà presentato giovedì prossimo

Quando: 20/09/2018  17:30 - 19:30

ETS da alla luce la copia anastatica della DESCRIZIONE DELLE CHIESE, MONASTERI, ET ORATORI DELLA CITTA' DI PISA DI PAOLO TRONCI, CANONICO DELLA CHIESA PRIMAZIALE DI PISA a cura di Stefano Bruni.

Il prestigioso volume sarà presentato alla cittadinanza giovedì 20 settembre, ore 17:30 al Palazzo dell’Arcivescovado, Piazza Arcivescovado 18, Pisa (Sala Pio X, già Sala delle Lauree). Interverranno S.E. l’Arcivescovo di Pisa, Giovanni Paolo Benotto; Lucia Tomasi Tongiorgi (Accademia dei Lincei); Stefano Bruni (Università di Ferrara); Paolo Pesciatini (assessore del Comune di Pisa). Modera Guglielmo Vezzosi (La Nazione, Pisa).

Una nuova grande impresa editoriale per la casa editrice pisana, ovvero la pubblicazione in edizione anastatica del manoscritto cartaceo in bella e chiara grafia, verosimilmente copia di dono, composto da 284 fogli e contenente 115 illustrazioni ad acquerello che riproducono tutti gli edifici trattati, della Descrizione delle Chiese, Monasteri, et Oratori della
Città di Pisa di Paolo Tronci canonico della Chiesa Primaziale di Pisa conservato con la segnatura Ms. C 152/153 nell’Archivio Capitolare presso l’Archivio Storico Diocesano di Pisa, rendendo così disponibile agli studiosi e al più vasto pubblico quest’opera così importante.

Corredato da una serie di saggi di Francesca Barsotti, Elisa Carrara, Stefano Sodi, Daniela Stiaffini, e, a breve, da un indice analitico che ne faciliterà la consultazione, è il sogno nel cassetto, adesso divenuto realtà, del fondatore della casa editrice, Gianfranco Borghini.

"Un posto di tutto rispetto nel panorama culturale pisano della prima metà del XVII secolo, e più in generale della ricerca storica locale dell’Italia dei decenni della piena Controriforma - scrive Stefano Bruni nella prefazione - è certamente quello occupato da Paolo figlio del notaio Niccolò di Paolo di Clemente Tronci e di Maria Elisabetta D’Abramo (1585-1648), figura di spicco della Chiesa pisana, dal 1611 canonico della Cattedrale e dal 1629 vicario generale dell’Arcivescovo Giuliano de’ Medici, la cui fama è vincolata alle apocrife Memorie istoriche della città di Pisa pubblicate postume a Livorno nel 1682 e alle successive edizioni che a quella fecero seguito. Tuttavia, se le Memorie istoriche sono, pur con tutti i limiti più volte segnalati che questo volume apocrifo presenta, la sola opera dell’erudizione storica del Tronci che abbia conosciuto l’onore dei torchi, il lascito degli scritti del canonico, solo in parte noto, fu assai ampio e variegato. Tra questi spicca per l’indubbio interesse l’opera sulle chiese e monasteri della città di Pisa, fatica che occupò il Tronci per molti anni e che venne terminata attorno al 1643.

Di questa straordinaria raccolta di materiali storico-artistici, che rappresenta “uno dei migliori e più maturi frutti della letteratura periegetica italiana intorno alle metà del Seicento”, esistono negli archivi e nelle biblioteche pisane varie copie manoscritte, più volte nei secoli consultate e trascritte a partire dalla Descrizione di tutte le chiese, monasteri, compagnie ed altri luoghi pii della città di Pisa composta nel 1716 dal canonico Ottavio Angelo D’Abramo (Archivio Storico Diocesano di Pisa, Archivio Capitolare, Ms. C 139/142), alle citazioni di Alessandro Da Morrona e di Ranieri Tempesti. Tuttavia, eccezion fatta per le pagine dedicate alla Cattedrale pubblicate parzialmente da Peleo Bacci nel 1922 (Il Duomo di Pisa descritto dal Can. Paolo Tronci (1585-1648), con note e documenti inediti a cura di Peleo Bacci, Pisa, 1922), anche la letteratura storico-artistica e localistica moderna e contemporanea si è limitata a citazioni e/o trascrizioni di singoli passi, senza mai mettere mano ad un’edizione integrale di questo importante lavoro, se si prescinde dal progetto promosso, negli anni in cui ricoprì l’incarico di direttore del Museo Civico di Pisa, da Igino Benvenuto Supino che fece trascrivere il testo del Tronci da Giovanni Mei per pubblicarlo in un volume, rimasto tuttavia allo stato di bozza, come testimonia la copia (Descrizione delle chiese, monasteri ed oratori della città di Pisa/fatta da Paolo Tronci e copiata dall’originale da Giovanni Mei, priva di indicazioni di stampatore, luogo di stampa e data) che si conserva tra i libri del fondo Supino della Biblioteca del Dipartimento delle Arti, Sezione Arti Visive “I.B. Supino” dell’Università di Bologna. Allo scorcio degli anni Settanta del Novecento Maria Cataldi e Marzia Ratti hanno trascritto, per la loro dissertazione di laurea conseguita presso l’Università degli Studi di Pisa nell’A.A. 1978-1979, il testo del Tronci; tuttavia anche questo lavoro, utilizzato per la puntata pisana delle mostre medicee del 1980, non ha ancora trovato uno sbocco editoriale".

Questa importante impresa editoriale è stata accolta con entusiamo da S.E. l’Arcivescovo di Pisa, Monsignor Giovanni Paolo Benotto, nonché l’intero consesso dei Canonici del Capitolo della Cattedrale e tra questi, in particolare Monsignor Aldo Armani; Monsignor Giuliano Catarsi; don Francesco Barsotti; l’Opera della Primaziale Pisana e non ultime la dottoressa Francesca Barsotti dell’ufficio beni artistici della Curia, la dottoressa Veronica Baudo e la dottoressa Elisa Carrara dell’Archivio Storico Diocesano.